Un edificio in movimento con la luce.

PROGETTO: FOPPA 49
DESTINAZIONE: RESIDENZIALE COMMERCIALE
UBICAZIONE: MILANO VIA V. FOPPA, 49
PROPRIETA': GESPI S.p.A.
PROGETTO: ARCH. GAETANO LISCIANDRA
COSTRUZIONE: SICE PREVIT S.p.A.

Il progetto "Foppa49"

Via V. Foppa, Milano, due palazzi si fronteggiano risvoltando entrambi con andamento curvilineo in via Trezzo d'Adda: "Foppa 47", sorto all'inizio del secolo, maestoso e impreziosito da orpelli; "Foppa 49": appena nato, che ne replica in qualche modo le forme e la postura,ma liscio ed essenziale, con le forti balconate rivestite di lamiera dal colore cangiante sotto la luce del sole.

Presente e passato: l'uno di fronte all'altro, simili nella loro pur diversa bellezza. Il complesso, a destinazione residenziale e commerciale, è stato progettato dall'architetto Gaetano Lisciandra in sostituzione del precedente "storico" autosalone automobilistico con annessa autofficina, nato insieme con le due strade.
"Foppa 49", nella parte che si sviluppa su strada, è parzialmente gradonato e raggiunge gli otto piani fuori terra che contengono circa cinquanta abitazioni per lo più di piccole e medie dimensioni, oltre a due piani interrati destinati a parcheggi. In posizione più interna è stata realizzata anche un'autorimessa di tre piani fuori terra, con un avancorpo rotondo che contiene la rampa, alla quale si accede da via Trezzo d'Adda.

Il piano terra dell'edificio principale su strada, a doppia altezza e tutto vetrato, è destinato ad accogliere lo spazio commerciale. Per mantenerlo il più possibile libero da ingombri le strutture che reggono i piani superiori non arrivano fino a terra ma poggiano sul solaio del primo piano, dello spessore di 100 cm, che raccoglie e distribuisce l'intero loro carico su pochi pilastri, portandolo fino in fondazione. Analogamente l'accesso ai piani residenziali avviene per tramite di una sola scala che porta dal piano terra al primo dove, sull'esempio di quanto avviene in altri paesi d'Europa, trovano ospitalità numerose attrezzature di uso comune, come la lavanderia stireria, la palestra e un piccolo giardino pensile interno, a disposizione di tutti i residenti. Da questo piano partono le scale che vanno ai piani superiori senza pertanto interferire con gli spazi commerciali del piano terreno.

In tal modo si è potuto mantenere l'ingresso alla zona commerciale sull'angolo di via V. Foppa per massimizzarne la visibilità e garantire anche una continuità col passato, mentre l'ingresso alla parte residenziale è stato posto in via Trezzo d'Adda e così anche quello ai box.
L'edificio, lavorato ad intonaco, si alza su un basamento di due piani rivestito in pietra serena. Il fronte curvo su strada è parzialmente coperto da una "seconda pelle" in lamiera metallica cangiante, utilizzata come rivestimento dei balconi. Questo materiale - unica concessione decorativa - crea sull'edificio effetti inaspettati, inusuali, mai ripetitivi, perché in continuo mutamento con la luce e il trascorrere del tempo. Sul retro, l'edificio sale con un'alternanza di gradoni terrazzati, alleggerendo e dando così dinamicità ai prospetti.

L'edificio può essere così visto come un gioco di contrapposizioni: la facciata liscia su cui si articolano i pieni e vuoti dei balconi aggettanti; la finitura opaca dell'intonaco che fa da sfondo aquella iridescente del metallo; i materiali "storici" come la palladiana e la pietra basaltina, usati ampiamente all'interno, che convivono con la lamiera "high tech" all'esterno.

Un contrasto stridente? Secondo noi no, ma una giustapposizione di elementi che si esaltano nell'insieme così come quella dei due edifici che si fronteggiano all'angolo di via V. Foppa con via Trezzo d'Adda ...